dolce “povero” la cui preparazione richiede ore ed ore…giorni di pazienza per consentire all’impasto di crescere a dovere.La viscotta, parente del “tortolo” terracinese, si caratterizza per la presenza di piccoli semi che le donano un profumo speciale. Può essere consumata da sola,inzuppata nel pane, o con la classica crema di cioccolato o la marmellata. Ma la caratteristica più particolare é la forma del dolce: se regalato ai bambini avrà la forma di pupa o cellitte, a seconda che il destinatario sia un bimbo o una bimba. Per i grandi, invece, la forma è quella classica della pagnotta segnata da una croce, che viene tracciata sull’impasto pronunciando una sorta di formula sacra.Il 19 Aprile, dalle 16 alle 20, nella piazza del centro storico di San Felice Circeo sarà possibile gacquistare la viscotta in tuttel e sue varianti, per gustarla la mattina di Pasqua, come da tradizione.Auguri!]]>